martedì 1 settembre 2020

[APPROFONDIMENTI] Quando Super Pippo... non era ancora "super"!



Bentornati, cari bat fans!
La personalità di Pippo è sempre stata ritenuta dai vari autori poliedrica, tanto che il suo modo di pensare particolare e fuori dagli schemi ha avuto la definizione di "pensiero laterale".
Questa peculiarità ha permesso ai vari sceneggiatori di sbizzarrirsi con questo personaggio: non è raro infatti leggere delle storie nelle quali Pippo presenta strani poteri che poi si esauriscono allo scoccare della parola "fine".

Si pensi, per esempio, a Topolino e il topazio dello zio in ozio (con Pippo poeta e il ritorno di Eta Beta), pseudo-sequel di due classici di Gottfredson uscito su Topolino 121 del 25 Agosto 1955, che riporta in scena allo stesso tempo per la prima volta sia lo zio Balatrone e la sua corte dei miracoli che Eta Beta, e nella quale Pippo ottiene delle strane facoltà poetiche (può far accadere qualsiasi cosa riesca ad esprimere in rima).

Il chilometrico titolo... degno di un film della Wertmuller!


Ovviamente, la prima storia  in cui Pippo si manifesta come qualcosa di altro rispetto al personaggio che conosciamo è un altro classico di Gottfredson, Pippo cervello del secolo, strana storia (uscita sui quotidiani USA dall'1 Gennaio 1955 al 21 Maggio 1955) in cui si scopre che Pippo è diventato un geniale scienziato creatore della mucca nana Berenice, il cui latte è capace di ammansire qualsiasi essere vivente.

È meglio un caro amico o la felicità di tutto il genere umano?


È evidente allora che, nel momento in cui si è pensato a quale personaggio donare dei poteri per realizzare una parodia dei supereroi, gli autori non possono non aver pensato proprio al dinoccolato amico di Topolino!

Bisognava però trovare un modo per rendere sì Pippo super, ma che, all'occorrenza, questi super-poteri possano essere messi da parte per evitare che condizionino troppo la scrittura delle storie: Pippo doveva rimanere un comprimario di Topolino.

Nell'Aprile del 1965 viene prodotta, quindi, una storia di prova (un backdoor pilot, se volessimo utilizzare il linguaggio delle serie tv moderne), L’Ultra Pippo contro Macchia Nera, scritta da Del Connell e disegnata da Paul Murry per il numero 3 del comic book intitolato proprio al criminale vestito di nero, nella quale Pippo non è ancora dotato di veri poteri.
Infatti, recatosi assieme a Topolino a Terrible City sulle tracce di Macchia Nera, beve accidentalmente un carburante sperimentale preparato da Archimede e diventa l'Ultra Pippo (sebbene oggi la dicitura "ultra" potrà sembrare strana, fino agli anni '60 era ben più raro l'utilizzo di "super", sdoganato nella nostra lingua proprio grazie ai fumetti supereroistici americani).



In realtà, il personaggio, chiara parodia di Superman (o, come veniva ancora chiamato qui in Italia all'epoca, Nembo Kid), non possiede alcun ultrapotere, ma Pippo è intimamente convinto di possedere alcune capacità speciali, come il volo e l'ultra-forza


Ultra-volo? Check! Ultra-forza? Check!


Alla fine, grazie ad una serie di circostanze fortuite, Topolino e Pippo riescono a catturare Macchia Nera e a riportarlo nelle patrie galere... sebbene a Pippo questa cosa di dover volare a bordo di un aereo ormai non piaccia più! Lui è Ultra e appartiene all'infinito, dopotutto!

Verso l'infinito e oltre! (cit.)


Così si conclude la storia di esordio di Super Pippo (in originale i due personaggi hanno lo stesso nome, mentre in Italia il traduttore d'epoca ebbe il buon senso di differenziarli), ma l'idea di una parodia dei supereroi continuava a ronzare nella testa di Del Connell, tanto che lo stesso autore scriverà qualche mese dopo (Luglio 1965) una seconda storia di prova, sempre disegnata da Paul Murry: Pippo e il male minore.



In questa breve avventura, come si può leggere già dalla prima vignetta, Pippo possiede davvero dei superpoteri derivanti dal super-mantello costruito da Archimede.

L'aver donato dei poteri superiori alla norma a Pippo però non modifica il suo approccio alle cose e continua a combinare pasticci. 
Nel caso specifico, per fermare un treno che rischia di finire nel fiume a causa di un ponte spezzato, Super Pippo sceglie il male minore del titolo... e lo distrugge!

Eppure tutti applaudono Superman quando fa la stessa cosa!


L'idea di un Pippo supereroe superpasticcione, insomma, sembra ronzare continuamente nella testa degli autori, ma non è ancora totalmente matura. Toccherà aspettare ancora qualche mese (Ottobre 1965) per assistere al vero esordio di Super Pippo, quando Bob Ogle, con sempre Paul Murry alle matite, inventerà le proverbiali super-noccioline (della loro origine ancora avvolta dal mistero ne abbiamo già parlato qui). Ma sul vero esordio di Super Pippo torneremo presto!

Sotto quella piantina è stato piantato il primo semino dei tanti supereroi Disney!


E voi, conoscevate le due storie preliminari di Super Pippo? Fatemi sapere che cosa ne pensate con un bat-commento qui sotto!

4 commenti:

  1. Ammetto di aver conosciuto questa storia leggendo qui da te, Andrea! L'Ultra Pippo devo leggerla ^_^

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    1. be', questo è il 55° anniversario della creazione di Super Pippo... quale occasione migliore? :D

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  2. Anch'io ignoravo totalmente questi retroscena :)

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    1. be', l'Ultra Pippo è abbastanza ristampata, mentre "Il male minore" è effettivamente rara (io stesso non l'ho mai letta e per descrivere il finale sono dovuto ricorrere agli originali americani!).

      Ad ogni modo, è l'obiettivo di questo blog essere d'aiuto per chiarire certi retroscena fumettistici :)

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