Bentornati, cari bat-fan!
Oggi torniamo ad occuparci delle primissime storie di Paper Bat, la quarta tra quelle contenute in Ediçao Extra 53 (Maggio 1973), l'albo d'esordio del personaggio in Brasile.
Come le altre avventure dell'albo, anche questa è stata scritta da Ivan Saidenberg e disegnata da Carlos Edgard Herrero.
Come tutte le storie di Paper Bat, anche questa è giunta in Italia con un ritardo clamoroso, solo nel Maggio 1986 su Mega Almanacco 353 (e da allora mai più ristampata).
Rispettivamente, la prima pubblicazione brasiliana e italiana a contenere la storia in questione |
(per leggere la storia, basta cliccare sulle immagini per ingrandirle)
Questa storia riparte esattamente da dove si era interrotta la precedente (incredibile come abbiano mantenuto una ferrea continuity all'epoca!): dopo il viaggio nello spazio durato due settimane sulle tracce di Spennacchiotto, Paperoga aveva perso il suo lavoro come giornalista del Papersera.
Un "magnanimo" Zio Paperone decide però di riassumerlo come segretario al posto di Giuseppe che aveva osato chiedere un aumento (non conoscete Giuseppe il guardiano del deposito? Ahi-ahi-ahi!), così Paperoga propone allo zione di usare Paper Bat come guardiano notturno del deposito... ovviamente gratis!
La redazione del Papersera è quindi nel deposito? Sembrerebbe di sì... |
Paperino è contro il dumping salariale degli eroi, per ovvi motivi... |
Quella sera Paper Bat prende servizio, ma, avendo lavorato tutto il giorno, decide di appisolarsi, permettendo ad Amelia di intrufolarsi all'interno del deposito, sfruttando la bat-corda. Ma, non sapendo dove Paperone nasconde la sua Numero Uno, decide di ipnotizzare Paper Bat per sfruttarlo per i suoi biechi scopi. Però sempre di un personaggio buono d'animo si tratta, perciò il nostro eroe non può che tornare nell'antro di Amelia con le pive nel sacco.
Come fu che Asterix cadde nel paiol... ah no! |
Dopo il richiamino magico, Paper Bat è più cattivo che mai, capace di rubare perfino le caramelle ad un bambino, ed è deciso ad impossessarsi del primo decino dello Zione. Paperino però lo intercetta perché Macchia Nera sta seminando il panico in città, ma l'incantesimo di Amelia obbliga Paper Bat ad intralciare la polizia (ricordatevi di Macchia Nera che al momento è latitante, perché ritornerà in futuro... vi avevo detto che c'è della forte continuity qui!).
Fate attenzione alla seconda vignetta: è un richiamo al proto-Paper Bat di Carpi! |
Bat-corda, bat-mazza e bat-pattini, tre dei gadget storici, esordiscono qui! |
Immediatamente la folla si rivolta contro il suo ex-idolo, sobillata da Rockerduck, e decide di distruggere la statua che gli era stata costruita (ricordate quando era stata eretta?). Per Paper Bat, forse è meglio darsi alla macchia... nella fattoria di Nonna Papera!
Finalmente libero dall'influsso della fattucchiera napoletana, Paper Bat può essere riabilitato e gli viene ricostruita la statua (poteva Paperone perdere l'occasione per fare uno scoop per il suo Papersera E un megaspot ad un suo prodotto?), mentre Amelia riceve la meritata punizione!
Avrà avuto successo la scusa di Paperoga? Alla prossima puntata! |
Bene, questa storia finisce qui, ma non sono assolutamente finite le avventure di Paper Bat!
E voi, cari bat-fan, avevate mai letto questa avventura? Fatemi sapere la vostra con un bat-commento qui sotto.
Ma quindi il pipistrello meccanico manteneva l'effetto dell'ipnosi?
RispondiEliminasì, un incrocio tecno-magico più tipico di "Roberta la strega esperta" che della tradizionale "Amelia la fattucchiera che ammalia"...
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