Bentornati nel bat-rifugio, cari bat-fan!
Quando qualche settimana fa su Topolino è apparsa Velma Vanderduck, mi sono accorto che nessuno dei lettori abituali del settimanale la conosceva. E come potevano? Nata in Danimarca ed utilizzata esclusivamente dalla Egmont, Velma non si era mai vista prima nelle pubblicazioni italiane, se non nella sua storia d'esordio, mai più ristampata.
Ho deciso perciò di iniziare una nuova rubrica, in cui vi illustrerò a sommi capi alcuni personaggi meno famosi della Banda Disney, principalmente quelli nati e prosperati all'estero.
Il personaggio meno famoso di questa settimana è Intellettuale-176 (Intellectual-176 in originale) e non è nemmeno così sconosciuto in Italia.
Come facilmente intuibile dal nome, si tratta del cervellone della Banda Bassotti ed è il cugino specializzato più utilizzato nelle storie.
È stato creato da Vic Lockman e disegnato da Pete Alvarado nella storia Ah, questi intellettuali! (con la Banda Bassotti) (The Crown Jewel Job) sul comic book Beagle Boys 7 dell'Agosto 1967, mentre in Italia apparirà poco dopo, su Topolino 622 del 29 Ottobre dello stesso anno.
La sua targhetta riporta la matricola I-176 (abbreviazione del suo nome), inforca un paio di lenti ed indossa un tocco accademico in testa, segno distintivo della sua genialità teorica, mentre la genialità pratica in passato era delegata ad un altro membro, il cugino Gizmo 020 (futuro ospite della rubrica). È, per farvi capire, la stessa differenza che passa tra il tuttologo teorico Pico de' Paperis e l'inventore pratico Archimede.
In realtà, il tocco, che lo contraddistingue principalmente dai classici cugini tutti uguali, è stato aggiunto in seguito, nel 1972, a partire dalla storia Zio Paperone e il dente ipnotico (disegni di Kay Wright), visto che all'esordio Intellettuale-176 portava un semplice cappello da Bassotto.
Nella storia d'esordio aiuta i cugini ad evadere di galera mascherandosi da J. Edgar Rover, capo dell'FBI (parodia nemmeno tanto velata del vero direttore dell'FBI J. Edgar Hoover).
In seguito, ordisce un piano geniale per depredare dei propri tesori il Principe Podinò (Prince Poodle, in originale) sovrano di uno staterello che vive ancora come nel medioevo inglese.
Purtroppo, essendo comunque un "intellettuale", possiede un concetto totalmente personale di tesoro.
La sua prima apparizione in una storia italiana risale invece al 16 Settembre 1973, quando compare, col look ormai consolidato, nella storia Paperino spia, scritta da Jerry Siegel e disegnata da Romano Scarpa.
Nella sua lunga vita editoriale è apparso in quasi 200 storie, sempre incarnando il ruolo del genio di famiglia, consigliere di Nonno Bassotto e capobanda, quando il Nonno è ospite dello Stato, sempre pronto a creare piani ingegnosi per rapinare Zio Paperone, ma che alla fine falliscono miseramente.
Un celebre fallimento di un piano geniale di Intellettuale-176, all'interno dell'ancor più celebre Paperinik e il mistero di Tuba Mascherata (testi di Massimo Marconi e disegni di Massimo De Vita) |
Inoltre, un bassotto simile nel look al nostro Intellettuale 176 fa una comparsata anche nel vecchio DuckTales con il nome di Megabyte Bass nell'episodio 73 Full Metal Pap, in cui costruisce un telecomando capace di manovrare RoboPap a distanza.
E voi, cari bat-lettori, conoscevate questi aneddoti su Intellettuale-176? Fatemi sapere la vostra con un bat-commento qui sotto.
Mi sembra di ricordare che anche Barks avesse creato un Beagle Boy intelligente, o quanto meno molto acculturato, per una sua storia, forse "Paperone e il castello del duca pazzo" (se era questo il titolo).
RispondiEliminaCoi Bassotti, hai voglia a trovare ignoti! C'era quello con la lacrima facile, quello ricchissimo che costringe i parenti a lavorare per lui, c'era la "pecora nera" Bassotto Giustino che faceva il giudice... praticamente dei Puffi con un numero sul maglione :D
ne "Il castello del Duca Pazzo", i normali Bassotti seguivano dei corsi e conseguivano dei diplomi per riabilitarsi e uscire così di galere per buona condotta, ma non diventavano certo dei cervelloni (anzi, credo che Barks volesse pure ironizzare sul valore reale di certi "pezzi di carta" concessi troppo facilmente).
EliminaPuò comunque darsi che Lockman si fosse ispirato proprio a quella vicenda per creare un vero Intellettuale-176 da contrapporre ad Archimede (aveva già creato Spennacchiotto per motivi simili)
Grazie della delucidazione! (i miei ricordi sono sempre un po' confusi).
EliminaAnche Cimino ci era andato vicino, con Paperone e la borsa di studio del 1961. Anche se lì il Bassotto si diploma (presumibilmente) da geometra, perché poi dirige un cantiere edile.
RispondiEliminaGrazie della segnalazione, ma anche qui, come sopra, non si tratta di un vero cervellone come Intellettuale, solo di un Bassotto che ottiene un "pezzo di carta": l'intelligenza non è bagaglio del personaggio!
EliminaNon c'è di che :)
EliminaTi segnalo allora il fantoniano inventore dell'Ippogrifo 3001 (1973), che con I-176 prima versione ha anche una certa somiglianza... ;)
https://inducks.org/s.php?c=I+TL++908-B
Interessante, lui l'avevo proprio rimosso! :D
Elimina