mercoledì 28 luglio 2021

[AMARCORD] Topolino e la grande sfida: la frode olimpica di Boris Onischenko



Bentornati, fedeli bat-fans!
Tra gli anni '80 e '90, Massimo Marconi si trovò a realizzare una trentina di storie promozionali, con gli intenti più disparati: alcune per pubblicizzare l'annuale gadget estivo, altre per promuovere lo sport in collaborazione con le federazioni sportive.

E Topolino e la grande sfida, la storia del 1989 che analizzeremo oggi, disegnata da Giorgio Cavazzano, rientra proprio nel filone della promozione F.I.S. (Federazione Italiana Scherma).
Ma oltre al mero intento promozionale, si annida al suo interno un clamoroso tentativo di frode sportiva realmente accaduto durante le Olimpiadi del 1976 che il buon Marconi, già giornalista sportivo, non poteva non ricordare, sebbene oggi il nome di Boris Onischenko non ci dica alcunché... ma procediamo con ordine!



LA STORIA...
A causa di una sciocca incomprensione, Minni litiga con Topolino (lei voleva andare al grande concerto rock, lui al "Trofeo Topolinia" di scherma).

A volte basta poco per creare il patatrac!


Cede così il suo biglietto a Clarabella, desiderosa di partecipare all'evento per seguire dal vivo le gesta dei suoi nipoti Claretta e Clorindo.


Claretta e Clorindo


Questi hanno appreso l'amore per la disciplina da suo fratello Clodoveo, ex gloria della scherma topolinese che in passato è andato vicino a vincere il prestigioso Trofeo e che adesso fa il giornalista sportivo.


La fortuna sarà cieca, ma la sfiga ci vede benissimo!


Purtroppo il Trofeo viene funestato da misteriose scosse che colpiscono i vari partecipanti, tra cui Stefano Cerchioni (parodia dell'italiano Stefano Cerioni, leggenda della scherma, vincitore, tra le altre cose, di due medaglie d'oro olimpiche), impedendo loro di concentrarsi.


D'altronde, non siamo mica a "L'eredità"...


Topolino indaga e scopre, abbastanza facilmente in verità, che il colpevole è proprio Clodoveo.


O era lui o il maggiordomo... ma non ci sono maggiordomi in questa storia!


Il piano di Clodoveo consiste nel sabotare le altre squadre per favorire i propri figli e permettere loro di cogliere quell'alloro che solo il destino cinico e baro gli tolse, tanti anni prima.


Attento, Clodoveo: dire quelle parole famose non è che porta proprio benissimo...


La storia si risolve con il sincero pentimento di Clodoveo e Topolino che rinuncia a denunciarlo per evitare che gli innocenti Claretta e Clorinda venissero squalificati, distruggendo addirittura le prove.


E voi lo chiamate ancora perfettino, precisino della fungia, amico delle guardie ecc...


Nel finale, anche Minni, sbollita la rabbia, decide di assistere al Trofeo Topolinia!


Coraggio, Minni! Meglio venire a Canossa che ritrovarsi Topolino "sposato con una strega"...


... E LA STORIA DIETRO LA STORIA!
Tra i meriti di questa bella storia, che parla di caduta e redenzione sportiva, c'è anche quello di riportare in scena il caso dimenticato dell'Imbroglio Olimpico di Boris Onischenko.
Fenomenale pentathleta sovietico classe 1937, vincitore di 3 medaglie olimpiche e 11 ai mondiali, era ai tempi "un personaggio caro e conosciuto anche dai bambini, che collezionavano la sua card illustrata insieme a quelle dei grandi eroi dello sport".

La figurina di Boris Onischenko, il vero Clodoveo (fonte: Album Panini Munchen 72)


Ma come si passa dall'essere una leggenda olimpica alla damnatio memoriae (provate a chiedere in giro se qualcuno si ricorda di Onischenko)?

Come racconta Fabio Ornano sul Guerin Sportivo, alle olimpiadi di Montreal 1976, il 19 luglio, durante seconda giornata del pentathlon moderno, dedicata alla scherma:

«La squadra dell' U.R.S.S. è opposta alla Gran Bretagna. Onischenko batte Danny Nightingale e poi affronta Adrian Parker. Durante l'assalto, al sovietico viene assegnata una stoccata, ma c'è qualcosa che non quadra sia a Parker che al tecnico Proudfoot: il britannico dichiara di non essere stato colpito e così vengono ispezionati gli apparati elettronici. Nessuna anomalia. La gara prosegue finché Onischenko si trova davanti Jim Fox. Stessa scena dell'incontro con Parker. Fox subisce una stoccata ma non capisce come sia stato colpito: Proudfoot si è però reso conto ad occhio nudo che la spada di Onischenko è finita lontano dal bersaglio di diversi centimetri più volte ma... punti su punti per il sovietico. In quel momento il tecnico britannico interpella il commissario italiano Malacarne.»


«La spada del nostro Boris viene esaminata minuziosamente. La scoperta dei giudici è clamorosa: all'interno della coccia - dove l'arma viene impugnata - viene scoperto un circuito elettrico collegato ad un piccolo pulsante che, azionato, falsifica il contatto con l'avversario ed assegna la stoccata. Terribile scoperta.»


Il momento della scoperta (fonte: Guerin Sportivo)


Le conseguenze? Onishenko «viene istantaneamente escluso dalla competizione, mentre i suoi compagni vengono graziati perché viene acclarato che si tratta di un'iniziativa dell'atleta.»

Rispedito a Kiev ad Olimpiade ancora in corso, «poco tempo dopo viene contattato dal leader sovietico Leonid Brezhnev, che lo congeda con disonore dall'Armata Rossa, lo multa di 5.000 rubli e lo priva di tutti i riconoscimenti sportivi. Diventato tassista a Kiev, non si è più avuta notizia di lui.»

Leonid Ilyich Brezhnev (1906-1982), segretario generale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica e capo dell'URSS, dal 1964 al 1982


E voi, conoscevate Topolino e la grande sfida e l'affaire Onischenko che la ispirò? Fatemi sapere la vostra in un commento!

5 commenti:

  1. Interessante. Noto che le storie sportive di topi e paperi sono spesso legate a truffe, mi ricordo quella su Los Angeles 84 dove il solito Rockerduck costruisce atleti-robot, mentre già per i mondiali di calcio del 74 aveva scritturato il campione truffaldino Franz Paperott.
    Bella la storia di Onishcenko, ma che fosse tutta farina del suo sacco non ci credo ... nella patria del collettivismo, e con la sorveglianza del Kgb, non si vanno ad accorgere della truffaccia?
    Certo trovarsi di fronte Brezhnev, che ti radia dall'Armata Rossa, ti multa, ti toglie tutti i trofei e poi magari ti morde pure sul collo ... Brrr!

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    1. ma infatti... la punizione credo sia ci stata perché s'è fatto sgamare.
      Non scordiamo le straordinare atletE d'epoca sovietica che correvano con certi barboni... e non a caso alcuni record dell'epoca sono imbattuti ancora oggi!

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    2. Sì, quelle atlete ... "ti spiezzavano in due" :D
      Mi sono riletto "Paperino ai mondiali di calcio" che ho nella prima edizione dei "classici". Mamma mia che storia inquietante, quasi horror ...

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    3. la mia preferita è "Paperino calciatore", quella con Angelino Miraflores, remake aggiornato della serie argentina omonima di Luis Destuet...

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    4. Sì, il remake di Rota era anche lui su "Paperino ai mondiali", ma devo aver letto anche l'originale di Destuet (morire se mi ricordo dove, forse Albi della Rosa).
      Paperino ai mondiali è un gran bel classico, con approfondimenti interessanti anche se a me, del calcio ...

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