Ben tornati, cari bat-fan!
Torno a scrivere dopo un lungo periodo di pausa, in cui ho ricaricato le batterie e spero che anche voi abbiate fatto altrettanto!
Ad ogni modo, sarò stato anche lontano dalla tastiera, ma ho continuato a rimanere aggiornato sulle storie di Topolino uscite nel periodo... e che periodo! Forse il più florido della direzione Bertani tra il ritorno in pompa magna di Pezzin col suo Top de Tops, il rilancio di Macchia Nera del duo Nucci/Casty, la nuova stagione di Paperbridge di Gervasio e la storia conclusiva del ciclo di Reginella.
Personalmente sono molto legato al personaggio di Reginella perché, se oggi sono qui a scrivere di fumetto Disney, devo ringraziare due opere fondamentali che mi hanno fatto uscire dalla mia dark age: Paperino nel fantastico mondo di Reginella, primo volume della collana Tesori Disney che raccoglieva tutte le storie del ciclo allora esistenti, e La $aga di Paperon de' Paperoni di Don Rosa uscita all'interno della collana I Classici del Fumetto di Repubblica - Serie Oro.
Per questo motivo in passato mi sono scagliato con grande veemenza contro la gestione vergognosa che si era fatta negli ultimi anni quando il personaggio della regina di Pacificus era stato ripreso da altri autori e, fondamentalmente, vilipesa. Ancora oggi basta ricordarmi La regina fuori tempo per farmi andare facilmente in escandescenza, mentre "Nonna Papera su Pacificus" è diventato un triste meme dell'internet...
Fortunatamente in questa occasione si è corretto il tiro,e quest'ultima storia si è rivelata molto piacevole. Scritta a quattro mani da Vito Stabile, che pure aveva realizzato le ultime storie in tutta onestà abbastanza discutibili col personaggio, e lo stesso direttore Alex Bertani, al suo esordio da co-sceneggiatore, mentre i disegni passano a Stefano Zanchi, davvero super anche lui.
Ma cosa succede? Attenzione, contiene ampi SPOILER!
Reginella continua a guardare la foto, persa da Paperoga in trasferta su Pacificus in una precedente storia, in cui è presente un papero vestito da marinaio che le ricorda qualcuno, ma non riesce a ricordare chi fosse.
Dato che quel pensiero perenne le impedisce di focalizzarsi sui suoi doveri regali, il Primo Cerusico, colpevole di aver indotto l'amnesia alla regina, decide di farle ricordare le avventure passate.
Nello stesso periodo anche Paperino si trova in un periodo apatico, a causa del loro legame somatocosmico (una tecnobubbola che si è dovuto inventare da Bruno Enna, nella prima avventura post-ciminiana, per evitare di utilizzare il termine amore, parola vietata dalla casa madre se deve indicare una relazione clandestina).
Perfino una romantica serata con Paperina non distoglie Paperino dal guardare continuamente le stelle, una delle scelte più ardite (e quindi apprezzate) della storia!
Accortosi della cosa, Zio Paperone comprende i reali motivi del periodo giù di Paperino e lo invita ad una missione commerciale su Pacificus, una scusa per riunirlo con Reginella, dopo avergli raccontato quanto dimenticato.
Giunto su Pacificus, Paperino ha modo di trascorrere alcuni giorni accanto a Reginella, ma, sebbene entrambi hanno riacquistato la memoria, ognuno pensa che l'altro non l'abbia fatto, perciò continuano a comportarsi da perfetti estranei.
Finché l'ultimo giorno, in una drammatica situazione, Paperino salva Reginella da un terribile bestio e si lascia sfuggire un riferimento ad una precedente avventura (Il matrimonio di Reginella, su Topolino 1673): la maschera è gettata ed i due possono finalmente parlarsi in tutta franchezza!
Paperino però ha capito che nel frattempo qualcosa è cambiato e che i suoi sentimenti per Paperina sono più forti della cotta, ormai assopita, per Reginella... si sa, c'è un tempo per ogni cosa e ogni cosa al suo tempo.
È Paperino, quindi, a dire addio (per sempre?) a Reginella e lei, per l'ennesima volta decide di sacrificarsi per il bene degli altri, anteponendolo al suo: se in passato rinunciava a Paperino per il bene del suo popolo, stavolta rinuncia a lui per la felicità del suo amato.
FINE SPOILER
La storia è decisamente matura, ben scritta e con un buon ritmo, nonostante le tante pause introspettive. Forse la seconda puntata è un pizzico meno riuscita, ma si riscatta con delle tavole finali che rendono giustizia e mettono un punto fermo ad una vicenda che, con la sua ripresa nel 2017, si era trasformata in una barzelletta che sviliva il ricordo delle avventure classiche scritte da Cimino (e che tanto mi aveva triggerato ai tempi!).
Si percepisce immediatamente la voglia dei due autori di scrivere una instant classic e anche il coraggio di dire le cose come stanno, senza troppi giri di parole: si parla di amore, del tempo che passa e assopisce i sentimenti, anche quelli più vibranti, e nei disegni rispuntano i cuoricini, che nelle storie precedenti erano stati sostituiti da neutre stelline.
I personaggi sono ben caratterizzati e le loro psicologie sono fedeli alle loro controparti ciminiane: Paperino è coraggioso quando serve nei momenti decisivi; Reginella è una regina amorevole, ma anche indipendente e con il giusto piglio che si chiede ad una regina, non certo una semplice damigella in pericolo.
Anche la caratterizzazione di Zio Paperone, complice dei turbamenti emotivi del nipote al punto da essere insolitamente generoso, per quanto straniante per il lettore saltuario, proviene dalle storie di Cimino, che a sua volta lo aveva mutuato dal Barks della Stella del Polo e dallo Scarpa della Fondazione de' Paperoni.
Infine, da notare, l'esordio effettivo in una storia di Reginella di Paperina, che è forse il personaggio più diverso dalla concezione comune che hanno i lettori di lei, dato che qui interpreta la fidanzata amorevole e viene per questo motivo definita da Paperino "la papera più dolce del mondo". Ma, d'altronde, i tempi della papera acida che minaccia Paperino di tradirlo con Gastone sono passati da un pezzo.
A beneficio della coppia d'autori bisogna ricordare, però, che già nella prima storia del ciclo, quando i nipotini pronunciavano il nome di Paperina, Paperino veniva ridestato dal suo sogno, segno che già per Cimino i sentimenti autentici per la fidanzata ufficiale erano più potenti di quelli virtuali verso la sovrana di Pacificus-fu Cocuzzulandia.
In rete a molti lettori questa chiusura non è piaciuta perché tronca in maniera netta la relazione impossibile tra Paperino e Reginella, ma io la reputo l'unica veramente possibile, anche con altri paletti ben più permissivi: è Paperino a non essere più follemente innamorato di quella papera extra-terrestre incontrata svariati anni prima sul fondo di Baia Silenziosa e Reginella, per un'ultima volta, si sacrifica per salvaguardare la felicità altrui.
Per certi versi ricorda il finale di un capolavoro del cinema, Nuovo Cinema Paradiso, almeno nella sua versione cinematografica.
Lato grafico solo applausi per Stefano Zanchi, autore di una prova eccezionale, con una scansione delle vignette non classica e autore di splendide tavole mute, nelle quali il suo tratto emerge prepotente per renderle memorabili. Degni di nota anche i riflessi negli occhi dei personaggi, una scelta stilistica che rende i loro occhi (e non solo i loro!) sempre lucidi.
Insomma, in attesa delle due storie conclusive scritte da Cimino (che chissà quando e se vedremo!), questa "Ultima avventura" è comunque un finale degno di essere narrato, a patto che rappresenti davvero la chiusura dell'arco narrativo del microcosmo di Reginella, senza ulteriori ripensamenti futuri o spinoff con Compare Orso su Pacificus!
E voi, cari bat-fan, avete letto "L'ultima avventura di Reginella"? Che ne pensate? Fatemi sapere la vostra con un bat-commento qui sotto!
Apprezzato tantissimo. Non conosco tanto il personaggio di Reginella, se non nelle ultime vituperate versioni, ma mi è piaciuta veramente tanto. Zanchi veramente bravo! In edicola e fumetteria dovrebbe esserci un volume con le prime storie di Reginella, ora spero di recuperare :)
RispondiEliminapurtroppo hanno perso l'occasione di ristampare le storie originali di Cimino, che ai tempi erano tutte contenute in quel singolo volume che ho menzionato, assieme ad un sacco di articoli di approfondimento (in cui si parlava per la prima volta delle due sceneggiature inedite che concludevano la storia!) all'esorbitante prezzo di... 9.90€! Una follia, no?
Elimina"Legame somatocosmico" ... pare una malattia, dalla quale come vediamo fortunatamente si guarisce.
RispondiEliminaAmore non si può scrivere, i cuoricini diventano stelline, e poi cos'altro? Ah, sì, quel carognone di Paperone in versione Ned Flanders, caspiterina caspiteruccia.
Mi astengo dal giudicare non avendo letto le storie post-Cimino, ma certo è strano per chi leggeva il Paperino degli anni 70, anche vedere una cena fra paperi così "cinematografica" e
"seriamente" sentimentale (nel senso migliore del termine).
Sono più abituato alla parodia di un rapporto, con la Paperina stizzosa che ogni volta minaccia di darla a Gastone [ Dialogo tipico. Paperino ingessato all'ospedale non può portare Paperina al ristorante: "Un centoruote mi ha morso, non hai letto il giornale?" Paperina: "Da un tipo come te, ci si può aspettare anche un investimento volontario! Addio!" Paperino (dando in escandescenze): Growl! Rowr! Fizz!"]
Sicuramente è stato Cimino a introdurre con Reginella una nuova forma di sentimentalismo, forsr consapevole del fatto che non solo i maschietti leggevano Topolino. Infatti il sentimento "serio" era talmente un'anomalia che per tanti anni sono stato convinto che l'avesse scritta Siegel!
Barks si era limitato a mostrare il sentimentalismo come lato nascosto di Paperone, usando un personaggio assolutamente secondario (seppur bello) come la stella del Polo (anche se Paperino, se non sbaglio, provò una certa infatuazione per il membro femminile dell'equipaggio dei Micropaperi). Paperina invece per Barks rimane la caricatura della donna piccoloborghese preda di entusiasmi cretini e collere spropositate.
Mi piacciono molto le immagini della storia, specie le vignette coi due paperi a cena. la sensazione è quella di assistere ad un film drammatico-sentimentale.
Serietà e sentimento, non è più il mio Paperino, ma solo perché non ho seguito l'evoluzione del personaggio. Come cambia il mondo! :D
guarda, il fumetto disney "cattivo" che c'era fino agli anni '70 ovviamente lo adoro, ma non posso non apprezzare anche le variazioni sul tema, quando sono fatte bene. E la Reginella di Cimino è fatta benissimo!
EliminaIn realtà, volendo, il sottotesto delle storie di Cimino era il solito: popolo "alieno" (in questo caso nel vero senso della parola) che viene corrotto dal nostro, con l'unico finale possibile che era l'allontanamento obbligatorio di Paperino, che pure lo salvava diverse volte.
Anche l'arma usata da Reginella, la "disapprovazione" (una forza cosmica datale dall'unione della volontà del suo popolo) potremmo intenderla come una sorta di odierna "shitstorm", da usare contro chi non è d'accordo con la maggioranza degli abitanti di Pacificus. Infatti ne "La minaccia terrestre" un riccone con varie regalie corrompe l'unità d'intenti del pianeta e rischia di farlo diventare il suo resort personale (chiaro riferimento ai bianchi che con 4 perline compravano ampi territori coloniali). Ovviamente questi discorsi sono stati facilmente evitati nelle nuove storie... eppure mi sarebbe piaciuto leggere di un nuovo sovrano che depone Reginella con metodi "accettabili" e usa questa disapprovazione non per motivi giusti (come ha sempre fatto l'integerrima sovrana), ma per motivi personali... una sorta di "Puffissimo", per intenderci.
Però capisco che certe cose non si possono (più) indagare, perciò accetto questa storia con molto piacere perché di recente hanno fatto anche di moooolto peggio!
PS: "caspiterina, caspiteruccia" è davvero da Flanders! XD non ci avevo mai fatto caso
Reginella è la versione paperesca di Luciana Littizzetto come può esserne attratto Paperino e mettere in dubbio il suo amore per Paperina per questo piccolo sgorbio.
RispondiEliminaNon l'ho letta ma sulla pagina di facebook di Topolino l'hanno recensita male per i lettori ha un non senso frettoloso.
ti invito a leggerla e poi ne riparliamo ;)
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