Da qualche giorno avreste potuto notare in edicola una nuova proposta: i Grandi Classici a fumetti Disney, ovvero una riduzione a fumetti dei film animati Disney e Pixar, edita dal Gruppo Editoriale Gedi in allegato a La Repubblica ogni venerdì per 40 uscite settimanali (qui il link con la linea editoriale).
Sul primo numero, al prezzo di lancio di 1,90€, troverete l'adattamento di Pinocchio, realizzato da Hank Porter (uscita in origine come tavole domenicali dal Dicembre '39 all'Aprile '40) con splendide integrazioni a posteriori di Gianfranco Grieco per rendere la storia adatta alla pubblicazione nel formato libro.
Se pensate di avere uno strano senso di deja vù, non preoccupatevi: è una riedizione della collana Capolavori Disney Special, con qualche piccola variazione nelle uscite, pubblicata da Giunti appena un annetto fa... alla faccia dello slogan per la prima volta i film Disney diventano fumetti tutti da leggere!
Purtroppo, però, con la Disney, così come con il Grande Fratello di Orwell, la magagna è sempre dietro l'angolo: come ci fa notare Nunziante Valoroso con un post su Facebook, questa volta hanno deciso di censurare la storia!
Siamo nel Paese dei Balocchi, nel momento di massima perdizione di Pinocchio: influenzato in negativo da Lucignolo, il burattino si lascia andare ai peggiori vizi dei grandi, prima di scoprire la sorte che è destinata a chi non frequenta la scuola... ebbene, nonostante l'evidente finalità educativa dell'episodio, guardate un po' come hanno deciso di mutilare la storia, ennesimo attentato all'intelligenza dei lettori, grandi o piccoli che siano!
Di seguito un rapido confronto all'americana con la versione uscita un anno fa, quando ancora non era passata la longa manus del censore (ancora un grosso ringraziamento a Nunziante Valoroso per averci fornito le immagini) :
Come dicevano una volta nei casi da moviola "giudicate voi!", perché ogni commento sarebbe inutile!
Io spero solo che gli autori di questi cambiamenti la sera, prima di andare a dormire, abbiano almeno la decenza di sputarsi in faccia da soli... ma conoscendo la mentalità di questi talebani, ne dubito! Basta anche solo farsi un giro tra i commenti del post di Nunziante, per leggere alcuni deliri di addetti ai lavori che spergiurano di aver agito per il bene dei bambini! A questo punto, a quando una censura anche nel film originale?
E voi, cari bat-fan, che ne pensate dell'ennesima opera martoriata da una cieca censura iconoclasta? Fatemi sapere la vostra con un bat-commento qui sotto!
Ma sigaro a parte, perché sono stati modificati gli sfondi della seconda tavola?
RispondiEliminaE cosa c'è in quello strano palloncino fluorescente?
Aspetto con ansia un'edizione definitiva dell'Inferno di Topolino, scritta in neo-lingua e ridotta a 5 o 6 pagine!
gli sfondi sono stati rifatti per, credo, cercare di svecchiare (cosa non necessaria) i disegni di una storia di 80 anni fa, con nuova colorazione ecc... e renderla più appetibile ai giovini d'oggi.
EliminaSull'Inferno e le censure in genere... non esisterà mai una versione definitiva, perché il politicamente corretto è un gigantesco Moloch che si ciberebbe anche di se stesso pur di accontentare la sua fame "moralizzante" (fuor di metafora: come nelle repliche degli anime di Mediaset, ad ogni passaggio troverà sempre qualcosa da depennare per giustificare l'esistenza di ominicchi senza dignità né rispetto per l'Arte)
Ricordo una edizione il libro anastatica del 99 se non erro
Eliminadici dell'Inferno? Le uniche ristampe fedeli sono state in "Topolino Story 1 e 2" e forse in "Topolino Gold". Per il resto, nemmeno nelle anastatiche era fedele alla prima edizione...
EliminaPurtroppo gli autori di questi cambiamenti non fanno che rispettare le ossessive volontà della Disney, che richiede le censure sugli stessi suoi prodotti...
RispondiEliminaTerribile, comunque.
Moz-
E al contempo rinnegano i capolavori che hanno permesso oggi di essere quel gigante dell'intrattenimento che sono: senza Biancaneve, senza Pinocchio, senza Fantasia, avrebbero mai fatto i big money che gli hanno permesso di acquistare Fox, Marvel, Pixar e Star Wars?
EliminaChe censura ridicola, al di là del concetto insulso in sé, anche il risultato finale è tremendo: perché Pinocchio dovrebbe mettersi di punto in bianco a gonfiare un palloncino? Per quei lettori che non sono a conoscenza della censura sembreranno tre vignette completamente a caso, senza alcuna continuità con la striscia precedente. A questo punto tanto valeva cancellare le vignette e lasciare una striscia bianca (come avvenuto in certe ristampe di alcune storie di Barks che in originale contenevano strisce pubblicitarie in fondo alla pagina) o disegnarne altre tre ex novo che cercassero un minimo di legarsi al resto della storia.
RispondiEliminaMah, forse da un lato meglio che abbiano adottato una soluzione ridicola, magari gli si ritorce contro e i lettori, notando la stupidità della scena, saranno spinti a cercare spiegazioni in rete e scopriranno le vignette originali.
concordo con la tua chiosa: è fatta così male che sembra fatta apposta da gente che vuole farsi sgamare...
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