Ben ritrovati, cari bat-fan!
Qualche tempo fa, mentre analizzavamo la prima apparizione di Paperinika, avrete sicuramente notato come in poco meno di un anno il personaggio ha cambiato per tre volte il suo costume: la cosa buffa è che non sono nemmeno gli unici che ha indossato!
Il costume con cui Paperinika si presenta al suo esordio ai lettori nel 1972, disegnata da Giovan Battista Carpi sul Manuale di Paperinik, come detto, era solamente una mera riproposizione di quello del Diabolico Vendicatore, con l'aggiunta del fiocco rosso in testa: così come Paperino manteneva il suo classico cappello da marinaio, Paperina faceva altrettanto col suo fiocco.
L'anno successivo, invece, per il suo esordio ufficiale in una storia a fumetti (Paperinika e il filo di Arianna), Guido Martina e Giorgio Cavazzano le donano un costume più d'impatto e riconoscibile, realizzato, così come tutti i gadget che utilizza, da una ex-allieva di Archimede, Genialina Edy Son: una lunga veste blu con cinta nera in vita, mantello nero, collana di perle rosse, cuffia blu e in viso, non una mascherina, ma un paio di occhiali speciali.
Pochi mesi dopo, nella sua seconda storia (Paperinika contro Paperinik, sempre di Martina/Cavazzano) il costume rimane sostanzialmente invariato, ma cambia la colorazione, tingendosi di rosso, mentre il mantello diventa blu e le perle bianche.
Per rivedere il personaggio bisogna attendere il 1980, quando il disegnatore Giancarlo Gatti nel disegnare la stramba Paperinika e la selvaggia banda dei Mekanos (testi per l'ultima volta di Guido Martina) sceglie di recuperare il costume della proto-Paperinika del Manuale. E se questo non fosse abbastanza, e solo in questa storia, sarà Archimede a fornire i gadget alla supereroina!
Dopo questa storia, Paperinika sparisce dalle pubblicazioni italiane, non essendo ne' nelle corde del Professore Martina ne' riscuotendo il consenso dei lettori perché «scontrandosi con la versione vincente di Paperino, la "nuova Paperina" prevale su di lui, finendo per confermare le frustrazioni originarie, dalle quali si era faticosamente riscattato» (Luca Boschi, Paperinik non è più solo!, Paperinik - Le origini del mito 3).
Per fortuna, il personaggio viene ripreso dagli autori della scuola brasiliana e, attraverso le loro storie, perde gran parte dei tratti più spigolosi e antipatici del suo carattere, ma mantiene il suo costume rosso, ormai diventato quello ufficiale.
Grazie a questo lavoro di ripulitura caratteriale effettuato oltreoceano, che nel frattempo abbiamo reimportato attraverso il Mega Almanacco, alla fine del decennio Paperinika viene ripresa in Italia da Massimo Marconi e Massimo De Vita nella mitica Paperinik e il mistero di Tuba Mascherata, con la stessa mise rossa.
Nonostante i gradi di instant classic conquistati da quest'ultima storia, il personaggio ripiomba nel dimenticatoio, al netto di una comparsata all'interno della soap Il papero del mistero di Silvia Ziche, con dei colori un po' particolari: dal rosso ormai consolidato, si passa al rosa.
Paperinika rivedrà la luce solo nel 2007, quando Riccardo Secchi e Vitale Mangiatordi realizzano la magnifica Il ritorno di Paperinika. Come nelle ultime occasioni, il personaggio presenta ancora una volta il suo classico costume rosso.
Proprio quando potevamo ormai affermare che il costume rosso era diventato quello ufficiale, l'anno successivo per la maxi-saga UltraHeroes (testi di Alessandro Ferrari, Giorgio Salati, Riccardo Secchi; disegni di Antonello Dalena, Emilio Urbano, Ettore Gula, Manuela Razzi, Roberta Migheli, Stefano Turconi) ritroviamo stranamente Paperinika che indossa all'inizio il vecchio costume blu e poi l'uniforme della squadra, realizzato da Eta Beta.
Nelle storie successive si ritorna comunque al classico costume rosso, con la breve eccezione de Il manuale del supereroe - Il costume nuovo (testi di Gabriele Mazzoleni, disegni di Stefania Fiorillo) in cui Genialina Edy Son realizza un nuovo costume iper-tecnologico per Paperinika, che però non si rivela all'altezza del precedente.
Nel frattempo, Paperinika è sbarcata anche in storie di produzione danese e nel 2015 viene pubblicata una storia parallela alla nostra del 2007, Paperinika torna in azione (testi di Sune Troelstrup, ma in originale si chiama anche questa Il ritorno di Paperinika!) e per l'occasione viene scomodato addirittura Giorgio Cavazzano, che aveva abbandonato il personaggio nel lontano 1973. In questa occasione, il maestro veneziano le ridisegna il costume, molto più simile a quello di Dolly Paprika: tuta integrale rosa, guanti bianchi e, per coprire il viso, una maschera da volpe!
Facendo i puntigliosi, si potrebbe aprire un'annosa questione su quale dei due ritorni (e quindi quale costume!) sarebbe da considerare più canonico: la storia realizzata in Italia o quella che si fregia delle matite del sue creatore grafico?
Ma il dilemma filosofico viene risolto alla radice, perché nelle successive apparizioni i vari disegnatori non seguono le nuove indicazioni di Cavazzano e si rifanno al costume standard, mentre, nella storia al momento inedita in Italia The Amulet Thief (testi di Andreas Pihl, disegni di Fabrizio Petrossi), Paperinika indossa un costume che ricorda molto vagamente quello classico rosso, ma (e così torna buono per la rubrica!) anche uno strano casco integrale!
Per il momento la lunga carrellata si chiude qui, ma non mi meraviglierei se in future storie il personaggio potesse sfoggiare ulteriori costumi. In caso, sarà l'occasione per tornare sull'argomento!
E voi, cari bat-fan, conoscevate i vari costumi indossati in mezzo secolo di vita editoriale da Paperinika? Quale preferite? Fatemi sapere la vostra con un bat-commento qui sotto!
Ciao, una domanda: la cosa delle "orecchie da volpe" dell'ultima Paperinika, è stata "dichiarata" da qualche parte?
RispondiEliminaA me è sempre sembrato che potesse essere il canonico fiocco, portato sotto la cuffia rosa...
a guardare le varie tavole, sembrano proprio orecchie alla "Dolly Paprika" (tant'è che per diverso tempo su INDUCKS la storia era segnata proprio alla complice di Fantomius). E poi un fiocco sotto la cuffia è scomodo!
EliminaHo una domanda anche io: non possono convivere la storia del ritorno made in Italy e quella del ritorno danese?
RispondiEliminaNon possono essere due ritorni?
Comunque... incredibile, ha davvero tanti costumi, forse più di Spider-Man.
Ma ci sta, potrebbe essere la caratteristica stessa del personaggio...
Il mio preferito? Quello classico rosso, ma anche il primo (Paperinikka -bel nome, peraltro) ha un fascino old school.
Moz-
certo, volendo e con un po' di fantasia si possono far convivere i due "ritorni".
EliminaPerò, attenendoci alla lettera a quanto scritto, in entrambi si parla un ritorno dopo tanto tempo (Paperinika è ormai dimenticata) e Paperina è fuori forma nella storia italiana (il costume le viene stretto), mentre nella storia danese il costume classico è addirittura tarlato a causa dei tanti anni di inutilizzo.
Insomma, è chiaro che si tratta di due versioni distinte dello stesso "ritorno", coi danesi che hanno avuto la geniale idea di richiamare Cavazzano, sebbene Mangiatordi non abbia nulla da invidiargli
Mh, effettivamente bisognerebbe fare i salti mortali per far combaciare queste due cose...
EliminaMoz-
Davvero Mangiatordi non è apprezzato in casa Disney?? Ha un tratto così fresco e accattivante misto tra classico e attuale è tra quelli che più disegna bene. Vedevo le sue storie in diversi numeri di fine anni 90 e forse nei primissimi 2000.
RispondiEliminaÈ vero, non è gettonato nonostante il suo stile acchiappante ed è assurdo come mai?
chi l'ha detto che non è apprezzato? E' uno dei migliori disegnatori della Disney!
EliminaHai scritto che è uno dei più sottovalutati. Le sue storie ci sono poco o magari da anni è sparito sai il perché?
Eliminacontrollando, vedo che quest'anno hanno pubblicato 2 nuove storie disegnate da lui, che è più o meno la sua media... certo, mi piacerebbe vederlo di più, ma non è certo sparito ;)
EliminaRicordo di aver scoperto il personaggio con "Il ritorno di Paperinika" nel 2007, ancora oggi mi piace tantissimo lo stile di Mangiatordi! Trovo affascinante questo lavoro di gruppo tra Italia e Brasile che ci ha portato alla caratterizzazione moderna Paperinka e ci ha regalato Paper Bat, casualmente nati tutti e due da un'illustrazione di Martina. Buffe coincidenze per buffi paperi <3
RispondiEliminaSì, Mangiatordi ha la bravura di rendere sexy anche una papera dal corpo a "pera" come Paperina (facile farlo con le longilinee Lyla e Kay K. xD)
EliminaComunque le illustrazioni di Paper Bat e di Paperinika sono di Carpi. Martina ha scritto l'Enciclopedia e la prima storia di PKA ;)
davvero un bell'approfondimento, paperinika è uno dei miei personaggi preferiti. il mio preferito rimane però sempre il primo!
RispondiEliminasì, Paperinika un personaggio sottovalutato che mi piacerebbe vedere più spesso!
EliminaQuindi ti piace il costume simil-Paperinik? O intendi quello dell'esordio ufficiale?