Bentornati, cari bat-fan!
Come vi avevo anticipato nel precedente post, su Topolino 3402 del 3 Febbraio 2021, il direttore Bertani ha annunciato un gradito ritorno per tutti noi appassionati di fumetto Disney: l'Almanacco Topolino!
È un grande direttore! Un santo! Un apostolo! (cult cit.) |
Ma cos'era l'Almanacco Topolino?
Nato dalle ceneri degli Albi d'Oro, i cui ultimi tre numeri erano già prove generali della nuova testata, si è contraddistinto sin dall'inizio per un'apertura massiccia alle storie realizzate fuori dall'Italia, per cui rappresentava lo sbocco perfetto. Le dimensioni maggiori delle pagine, infatti, permettevano la pubblicazione alle storie realizzate su 4 strisce, senza doverle rimontare su 3 come accadeva per quelle pubblicate invece su Topolino.
Il primo Almanacco Topolino vero e proprio |
In questa prima fase, il grosso delle storie provenivano dai comic book americani (le W-code) o da storie prodotte in America destinate ai soli mercati esteri affamati di nuove storie (le S-code, su cui esordirono il Papersera, Paperoga, Dinamite Bla, 01 Paperbond e tanti altri personaggi), nonché da storie italiane prodotte espressamente per questo formato, andando avanti per ben 336 numeri (dal Gennaio 1957 al Dicembre 1984).
Ma quando l'archivio statunitense cominciò ad esaurirsi, in seguito alla chiusura progressiva dei fumetti Disney prodotti negli USA, si decise ad un drastico cambio di rotta: l'Almanacco Topolino cambiò nome e dal Gennaio 1985 divenne Mega Almanacco, cominciando ad ospitare storie prodotte in Brasile (le B-code) e Danimarca (le D-code), pur continuando la precedente numerazione.
Il primo numero del Mega Almanacco ospitò una miniserie molto particolare: La storia di Paperopoli, scritta da Ivan Saidenberg, il papà brasiliano di Paper Bat |
Negli anni anche questa incarnazione ha subito diversi parziali cambi di nome: Mega 2000 (dal 424 dell'Aprile 1992), Mega 3000 (dal 521 del Maggio 2000) e, infine, solo Mega (dal 596 dell'Agosto 2006), nome che accompagnerà fino alla chiusura definitiva la testata, nel Gennaio 2008 col numero 613.
In seguito ci sono stati diversi tentativi di rilancio della testata, tutti dai nomi molto fantasiosi: Almanacco Topolino (13 numeri), Disney Comix (38 numeri) e Mega Almanacco (14 numeri). Tutti falliti perché non hanno mai proposto nuove storie inedite, ma solo delle mere ristampe di storie già viste sulla rivista in passato, tra l'altro selezionate senza alcuna cura.
Cosa dobbiamo aspettarci da questa nuova testata?
Come apprendiamo dalle parole del direttore Bertani, sarà una testata ibrida, sulla scia dei recenti successi Papersera e Manuale delle Giovani Marmotte: un misto, cioè, tra storie d'epoca ristampate e storie straniere mai viste prima in Italia, selezionate da Luca Boschi (che già aveva curato l'ultima incarnazione della precedente rivista).
Vedremo storie di Paper Bat d'epoca o di Bat Carioca mai giunte prima in Italia? Purtroppo - e lo scrivo con la morte nel cuore - la risposta è NO!
Come faccio ad esserne così sicuro? Perché ho appreso con mio grande sgomento da alcuni collaboratori della Culturama (i nuovi detentori dei diritti di sfruttamento dei fumetti Disney per il Brasile dal 2019) che gli impianti di tutte le storie brasiliane sono state distrutte dalla Abril come vendetta per la perdita dei diritti, che detenevano fin dagli anni '50!
Marcelo Alencar I fumetti Disney prodotti dalla Abril appartengono a Disney, ma non ho ancora avuto loro accesso, non so in che condizioni si trovano i file digitali di questo materiale... sempre se esistono!Marco Antonio Pereira Muchão Purtroppo molte cose sono già state buttate. Negli ultimi tempi la Abril pubblicava materiale scansionato da vecchie riviste perché il poco materiale digitale nazionale stava finendo.Claudio Roberto Basilio Esatto... i rappresentanti Disney in Brasile devono vergognarsi di questa cosa! Il rischio di far finire oltre cinquant'anni di storie nel bidone della spazzatura è enorme... (traduzione mia, fonte)
Così facendo, hanno reso impossibile la ristampa dell'intero corpus fumettistico Disney del Brasile (la stessa sorte subita da storie italiane scomode come Ho sposato una strega e Ciao, Minnotchka), se non per quella minima parte di storie che in passato avevano valicato l'Atlantico per finire sulle pubblicazioni europee (come le inedite brasiliane del Papersera, che provengono da pubblicazioni intermedie francesi, tedesche e danesi).
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Perfino il nuovo editore brasiliano per le sue pubblicazioni ha potuto attingere solamente alle storie europee. Tragico epilogo per una storia gloriosa...
E voi cari bat fan, cosa pensate della nuova testata? Cosa vi aspettate, al netto del giallo di cui vi ho resi edotti? Fatemi sapere la vostra con un bat-commento qui sotto!
Due notizie, una splendida, l'altra brutta :(
RispondiEliminaL'idea di leggere storie "straniere" inedite e ristampe di belle storie italiane, per me che non sono un collezionista, è fantastica; se poi il progetto è curato da Luca Boschi dò la mia massima fiducia e lo prenoterò in edicola!
La brutta notizia è quella della distruzione dell'archivio di tutte quelle storie brasiliane, che non amavo molto da giovane, ma che col tempo avevo imparato ad apprezzare proprio per quell'alone di diversità dalle "nostre" storie...
Ciao, buon weekend!
Già all'epoca l'ultima incarnazione del Mega era curata da Boschi e pubblicarono materiale molto interessante, dopo anni di svacco totale (addirittura la testata nata per ospitare materiale su 4 strisce, rimontava le storie su 3!), diventando un simil-Zio Paperone (per formato e cura editoriale).
EliminaPurtroppo aveva il destino segnato e il pubblico non apprezzò l'impegno. speriamo che a questo giro possa avere più successo...
Ho ancora degli storici Almanacchi in garage, risalenti agli anni 70-80 :) Sono felice del suo ritorno, almeno il primo numero lo devo prendere!
RispondiEliminaper caso ti ritrovi il 277? C'è l'esordio del Prode Cavaliere (un antenato di Super Pippo), ma purtroppo non riesco a trovarlo ai mercatini...
EliminaAllibisco a immaginare Killing Joke mescolato a José Carioca!
RispondiEliminaQuindi la leggeremo, grazie a te!
se clicchi sui link, le puoi leggere entrambe su FB ;)
EliminaCiao Andrea 87, piacere di rileggerti dopo tanto tempo. Sono Cornelius Coot e, anche se non sono un 'bat fan', ogni cosa riguardante l'Almanacco Topolino inevitabilmente mi attira. Resto basito dal comportamento della Abril: ci saranno conseguenze penali per tutto ciò da parte della Disney o la casa brasilera poteva fare ciò che voleva delle sue 'scartoffie'? Secondo te che percentuale di storie brasiliane sarà arrivata in Europa dagli anni '60 in poi? Spero una buona fetta del materiale originale che potrà così essere reperibile. Un saluto e auguri per questo blog.
RispondiEliminaCiao Cornelius e benvenuto! Allora:
Elimina-ovviamente no, la Abril, anche se le storie le aveva prodotte lei, non aveva alcun potere di fare quanto ha fatto. Le storie create appartengono alla Disney (lo dicono chiaramente anche nello screen che ho riportato), i licenziatari possono usarle e devono provvedere a conservarle, certamente non distruggerle di loro iniziativa.
Da quanto ho capito la Abril è anche mezza fallita negli anni scorsi (ha subito un grosso ridimensionamento e cambiato padrone), quindi anche volendo non c'è modo di rivalersi sui colpevoli...
- non saprei quantificarle, ma la Francia (Danimarca e Germania molte meno) ha circa 150 storie brasiliane inedite da noi nei suoi archivi. Ovviamente bisogna poi vedere quali e quante siano pubblicabili OGGI e/o siano davvero interessanti.
https://inducks.org/comp2.php?code=B&induckscodesonly=on&keyw=&keywt=i&exactpg=&pg1=&pg2=&bro2=&bro3=&exactparts=&parts1=&parts2=&kind=nk&rowsperpage=0&columnsperpage=0&hero=&xapp=&univ=&xa2=&creat=&creat2=&plot=&plot2=&writ=&writ2=&art=&art2=&ink=&ink2=&excludeCZ=on&excludeUseDifferentCode=on&pub1=&pub2=&zfr=on&znit=on&ser=&xref=&mref=&xrefd=&repabb=&repabbc=al&reppub1=&reppub2=&imgmode=1&vdesc2=on&vdesc=en&vit=on&sort1=auto
Mi dispiace dirlo, ma vedo che -tranne con Topolino che va forte, Extra che è una buona idea, GM...- la Disney italiana non sa agire benissimo: ecco, a parte la scorrettezza estera di aver buttato tutto (penso si possa risolvere, comunque), io andrei proprio alla ricerca, per pubblicazione, di storie ineditissime, vecchissime e anche nuove, oppure cult.
RispondiEliminaPure scomode.
Forse il primo numero lo prendo, come feci col nuovo Paper Fantasy... ma già intravedo molto che non va.
Moz-
ehm... argomenta meglio la tua proposta perché non l'ho capita granché...
EliminaInteressante la storia del periodico, che ignoravo completamente.
RispondiEliminaAmmazza che bastardi quelli della Abril. Anche se però, dalla conversazione che hai tradotto, pare che questi si erano già stancati da tempo 🤔
Fino al 2018 la Editora Abril continuava a ristampare storie brasiliane regolarmente nei suoi albi, segno che gli impianti ancora li aveva...
Eliminacfr l'ultimo albo effettivamente pubblicato: https://inducks.org/issue.php?c=br%2FAD++385
Chissà cosa li ha spinti a fare una vigliaccata simile... e la cosa peggiore è che ci abbiamo rimesso solo noi lettori! Perché la Culturama alla fine anche con le storie Danesi/Italiane/Olandesi/Francesi riesce ad andare avanti!